Agriturismo Poggio del Papa - Castiglione del Lago - Perugia- Umbria - Italia
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San Casciano dei Bagni (SI)

Stazione termale posta su un colle panoramico, alle pendici meridionali del monte Cetona, il paese m 582, ab 1924 (2461), si organizza attorno a una villa ottocentesca in forma di castello. Nel centro storico, d'impianto medievale, emerge la collegiata di S. Casciano, che conserva, sull'altare maggiore, una pala di Pietro di Francesco Orioli (1490 circa). Poco discosto è l'oratorio della Concezione, piccola cappella del '500 con affreschi attribuiti a Niccolò Circignani. Circa 1 km a sud dell'abitato, presso lo stabilimento termale detto Bagno del Portico per l'ampio porticato in travertino che lo precede, costruito nel 1607, è la chiesa di S. Maria ad Balnea, detta anche dell'Ospizio dal vicino ricovero ormai diruto; l'edificio, a una sola navata, con campanile e portale che risalgono al secolo XI-XII, conserva all'interno un pilone votivo dedicato alla Vergine con affresco del secolo XIII, ora racchiuso entro altare rinascimentale con baldacchino; alle pareti, affreschi databili tra XIV e XV secolo.
Le numerose sorgenti di acqua solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa variamente radioattiva (temperatura da 39 a 43 °C), documentate dall'età etrusca e sfruttate già nel Medioevo, vengono utilizzate per cure termali (stagione: dal 1° giugno al 15 novembre).

Sul territorio di San Casciano si trove il Castello di Fighine da cui si può godere di una splendida vista sulla Valdichiana. Siena e Orvieto rivalizzarono aspramente per il possesso di questo castello. In seguito Fighine, proprietà dei Monaldeschi d'Orvieto, passo nel 1441alla Republica di Siena, che realizzò la sistemazione definitiva del castello nel 1446.

Per informazioni:
Terme di San Casciano dei Bagni - Tel. 0578-58023 - Fax 0578-58178

Il Santuario Ritrovato
Scavi del Santuario Ritrovato

Attualmente, al Santuario Ritrovato del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni (SI) è stato rinvenuto il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo.

Si tratta di oltre venti statue (realizzate in parti anatomiche) che raffigurano le divinità venerate nel luogo sacro assieme agli antichi dedicanti. L’eccezionale stato di conservazione all’interno dell’acqua calda della sorgente ha permesso anche di preservare meravigliose iscrizioni in etrusco e latino che furono incise sulle statue prima della loro realizzazione. La gran parte di questi capolavori dell’antichità si data tra il II e il I secolo a.C. Si tratta di un periodo storico di grandi trasformazioni nella Toscana antica, nel passaggio tra Etruschi e Romani. In quest’epoca di grandi conflitti tra Roma e le città etrusche, ma anche di lotte all’interno del tessuto sociale di Roma, nel santuario del Bagno Grande nobili famiglie etrusche e romane dedicarono assieme le statue all’acqua sacra. Un contesto multiculturale e plurilinguistico assolutamente unico, di pace, circondato da instabilità politica e guerra. Dalle iscrizioni sappiamo che i dedicanti giunsero da tutto il territorio di Chiusi e Perugia con molti nomi che ricorrono nel territorio di Siena. Si trattava dunque di un santuario di valenza interregionale.

Le statue dovevano essere posizionate sul bordo esterno della grande vasca sacra e ancorate sugli eleganti blocchi in travertino. A più riprese – sicuramente nel corso del I secolo d.C. – le statue furono staccate dal bordo della vasca e depositate sul fondo. Dunque non si tratta di uno scarico di materiale sacro nell’acqua calda, ma piuttosto di una deposizione rituale, mediata con la divinità. Gli atti votivi proseguirono poi fino al IV secolo d.C. con la deposizione di quasi seimila monete (in argento, bronzo e oro). Solo agli inizi del V secolo d.C. il santuario venne smantellato e chiuso. Il grande tesoro sacro nella vasca fu coperto da grandi tegole e al di sopra vennero calate le colonne del portico sacro a suggellare la chiusura definitiva del luogo di culto.


Approfondimenti
 » https://www.sancascianoliving.it/articolo_blog/i-bronzi-di-san-casciano/