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Orvieto

La rupe tufacea su cui sorge Orvieto offre straordinarie opportunità insediative. Naturalmente difesa, domina la fertile valle del Paglia e controlla l'asse di comunicazione formato dalle valli del Tevere, del Paglia e del Chiani. Qui sorse la città etrusca di Velzna, poi nota con il nome romano di Volsinii Veteres. Fra il IX e VIII secolo a.C. inizia lo sviluppo della civiltà etrusca e fra i secolo VI e IV a.C. la città divenne estremamente florida. Ne sono testimonianza, fra l'altro, le importazioni di ceramica attica e un ricco artigianato, che raggiunge vertici di grandissima qualità nelle terrecotte architettoniche.
Nel territorio di Volsini si trovava il santuario del dio Voltumna, centro federale e religioso delle città etrusche, probabilmente identificabile con il monumento scavato nell'Ottocento a Sud di Orvieto. Dopo un lungo conflitto, iniziato già nel IV secolo a.C., i Romani espugnarono la città nel 264 a.C., la depredarono (il bottino fu di 2.000 statue di bronzo!), gli abitanti vennero deportati sulle rive del lago di Bolsena, in una località priva di difese naturali. La nuova città, l'attuale Bolsena, fu chiamata Volsini Novi. Il sito di Orvieto, mai del tutto abbandonato, rinacque nel VI secolo d.C. con il significativo nome di Urbs Vetus: Città Vecchia, dal quale deriva l'attuale.
Il Comune fu particolarmente florido tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo. Dopo alterne vicende, tra cui i ripetuti domini di vari signori locali e forestieri, fece stabilmente parte dello Stato della Chiesa dal 1450 all'unità italiana.

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Duomo
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Rosone del Duomo


Chi si reca ad Orvieto può anche effettuare una piacevole visita guidata che si snoda lungo un agevolissimo percorso, e consente di conoscere i sotterranei di Orvieto, realizzati dagli antichi abitanti in circa 2500 anni di ininterrotti scavi. Un viaggio di un'ora alla scoperta di una millenaria, sorprendente ed inattesa "Città Sotterranea".

[per approfondire www.orvietounderground.it]